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La Montagna Coraggiosa…

Finalmente verso le 22.00 sono riuscito ad avere sue notizie…ci eravamo lasciati ieri sera alle due di notte ed oggi non ero riuscito a parlarci. Vi affido le sue parole:

“La giornata di oggi ha avuto una piccola tregua dalle h.14 alle h.16….prima e dopo sono ripresi colpi sparsi sopra la chiesa….in questo momento li senti gli aerei e i droni che ripartono per bombardare ? Sarà un altra lunga notte…”.

Ascolto in sottofondo il rumore dei droni ed inizio a pregare nel mio cuore in silenzio…ed allora lui riprende:

Fino ad oggi la Madonna ci ha protetto…continuerà a farlo servendosi anche della collaborazione di tanti amici che pregano per noi” mi dice con voce forte e piena di fede, il mitico abuna George…o meglio la Montagna Coraggiosa, come lo hanno definito alcuni ragazzi musulmani nel vederlo all’opera!

La situazione è al limite dell’umano- prosegue abuna – per esempio nelle scuole dove si sono raccolti i profughi iniziano le prime risse ed anche qualche accoltellamento perché iniziano a scarseggiare gli aiuti e non bastano per tutti… La corrente elettrica manca da tre giorni e le tenebre di notte sono davvero pesanti e molto lunghe dato che ogni due minuti quando cade una nuova …continua a leggere

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Ecumenismo, a Rondine la preghiera per la pace in Medio Oriente

Incontreranno oggi l’arcivescovo Riccardo Fontana i rappresentanti del Comitato cattolico per la collaborazione culturale del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani: giunti alla Cittadella della Pace dell’Associazione Rondine all’inizio di luglio, per tutta l’estate seguiranno il corso di lingua italiana insieme alla nuova generazione di giovani dello Studentato Internazionale.

Fondato nel 1963, il Comitato si propone di promuovere, tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse di tradizione bizantina e le Chiese ortodosse orientali, scambi di studenti che desiderano seguire studi di teologia o altre discipline ecclesiastiche e approfondire la conoscenza del mondo cattolico e delle altre chiese per formare una classe di teologi con uno sguardo all’ecumenismo.

A Rondine, ormai da quattordici anni, gli studenti seguono per tre mesi la scuola di italiano al termine dei quali devono superare un esame che gli permetterà di accedere alle varie Università Pontificie per terminare i loro studi personali nelle varie specializzazioni.

I giovani provenienti da Russia, Romania,Georgia, Grecia, Macedonia, Cipro ed Egitto rappresentano le diverse Chiese ortodosse. Una grande ricchezza che ancora una volta fiorisce tra le mura di Rondine e offre un’importante occasione di apertura e di conoscenza a tutto il territorio.

Proprio oggi riceveranno il benvenuto ufficiale nella Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro …continua a leggere

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Padre Dall’Oglio, veglie e preghiere ad un anno dalla scomparsa

Il 29 luglio 2013 il gesuita romano padre Paolo Dall’Oglio veniva rapito a Raqqa, città della Siria controllata dalle milizie islamiste dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIL). Da allora del religioso italiano non si sono avute più notizie certe.

A un anno dal rapimento, in diverse città del mondo – da Parigi a Beirut, da Roma a Berlino – sono stati annunciati raduni, messe e veglie di preghiera per invocare dal Signore il dono della sua liberazione, insieme a quella degli altri rapiti del Paese arabo dilaniato dal conflitto.

Anche i monaci e le monache della Comunità al-Khalil, fondata da padre Dall’Oglio nel monastero siriano di Deir Mar Musa e attualmente operante presso la fondazione monastica di Deir Maryam el Adhra a Sulaymanya, nel Kurdistan iracheno, si sono oggi raccolti in silenzio e preghiera per fare memoria del loro amico e di tutti gli altri rapiti in Siria. “Il nostro raduno – scrivono i membri della comunità in un comunicato pervenuto all’Agenzia Fides – vuole essere un gesto per la pace e la libertà, in Siria e in tutta la regione. Ciascuno può unirsi a noi con una candela, un ritratto di padre Paolo e di altri detenuti. Niente striscioni, …continua a leggere

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Gaza, Israele bombarda edifici della parrocchia cattolica

Un bombardamento dell’esercito israeliano effettuato questa mattina nei pressi della parrocchia cattolica di Gaza, dedicata alla Sacra Famiglia, ha parzialmente distrutto anche l’adiacente scuola parrocchiale, l’ufficio del parroco e alcuni locali utilizzati dalla parrocchia. Lo riferisce all’Agenzia Fides il parroco Jorge Hernandez. Il bersaglio principale del bombardamento era una casa che si trova a pochi metri dal complesso parrocchiale, e che è stata completamente rasa al suolo dal raid.

Dal tardo pomeriggio di ieri l’esercito israeliano aveva iniziato a inviare sms ai residenti di al-Zeitun – quartiere orientale di Gaza City dove si trovano anche la parrocchia cattolica e quella ortodossa – intimando di lasciare le abitazioni che sarebbero state bombardate. Tanta gente è scappata, ma l’evacuazione non è stata possibile per coloro che attualmente vivono nella chiesa: oltre al parroco argentino Jorge Hernandez, sacerdote dell’Istituto del Verbo Incarnato, presso il complesso parrocchiale della Sacra Famiglia ci sono in questi giorni di raid aerei anche tre suore di Madre Teresa insieme ai 29 bambini disabili e alle 9 donne anziane di cui si prendono cura.

Abbiamo passato una notte difficile, ma siamo qui. Questa guerra assurda – racconta padre Hernandez – continua a andare avanti. Dopo aver distrutto il quartiere di …continua a leggere

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Papa Francesco: “Tutto si perde con la guerra, nulla con la pace”

“Fratelli e sorelle, mai la guerra! Mai la guerra! Penso soprattutto ai bambini, ai quali si toglie la speranza di una vita degna, di un futuro: bambini morti, bambini feriti, bambini mutilati, bambini orfani, bambini che hanno come giocattoli residui bellici, bambini che non sanno sorridere. Fermatevi, per favore! Ve lo chiedo con tutto il cuore. E’ l’ora di fermarsi! Fermatevi, per favore!”

E’ l’ennesimo, disperato appello di Papa Francesco alla pace. Parole pronunciate con fervore al termine dell’Angelus domenicale, oggi, in piazza San Pietro. Come ha ricordato il Pontefice, infatti, domani ricorre il centesimo anniversario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, che Ratzinger definì “inutile strage”.

“Domani sarà una giornata di lutto nel ricordo di questo dramma – ha commentato Francesco. – Mentre ricordiamo questo tragico evento, auspico che non si ripetano gli sbagli del passato, ma si tengano presenti le lezioni della storia, facendo sempre prevalere le ragioni della pace mediante un dialogo paziente e coraggioso.”

Il pensiero del Santo Padre va in particolare alle tre aree calde, scosse dalla guerra, dalla violenza e dall’odio reciproco: Medio Oriente, Iraq e Ucraina. “Vi chiedo – ha esortato il Pontefice – di continuare a unirvi alla mia preghiera perché il Signore conceda alle …continua a leggere

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