Invito all’ordinazione sacerdotale del diacono Bashar Basilio Fawadleh
INVITO – Si trasmette in allegato l’invito […] …continua a leggere
Invito all’ordinazione sacerdotale del diacono Bashar Basilio Fawadleh Leggi tutto »
INVITO – Si trasmette in allegato l’invito […] …continua a leggere
Invito all’ordinazione sacerdotale del diacono Bashar Basilio Fawadleh Leggi tutto »
RAMEH – Il 14 giugno 2014 il Patriarca latino di […] …continua a leggere
Rameh: festa giubilare della parrocchia di sant’Antonio Leggi tutto »
E’ passata poco più di una settimana dall’invocazione alla pace nei Giardini Vaticani. Ma il Medio Oriente non sembra rispondere all’appello al dialogo lanciato da Papa Francesco, Shimon Peres, Mahmoud Abbas e dal Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I.
Siamo ormai al quinto giorno dell’operazione lanciata da Israele per ritrovare i tre giovani israeliani scomparsi giovedì 12 giugno nei Territori Occupati Palestinesi. Si tratta di due 16enni e un 19enne, Gilad Shaar, Naftali Frenkel e Eyal Yifrah, allievi della scuola rabbinica di Gush Etzion, situata nell’insediamento di coloni di Etzion, tra Betlemme e Hebron. Uno dei tre ragazzi è cittadino statunitense.
I tre giovani ebrei scomparsi giovedì 12 giugno
Fin dall’inizio, il governo di Tel Aviv ha accusato Hamas di essere il mandante del rapimento: il movimento islamista ha sempre negato. Dopo alcune ore è arrivata la rivendicazione da parte del gruppo salafita di Daulat al-Islam. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha telefonato ieri al presidente palestinese Mahmoud Abbas. ”Mi aspetto – gli ha detto – il suo intervento per far tornare a casa i ragazzi rapiti e per catturare i rapitori”.
”I rapitori di Hamas – ha sostenuto Netanyahu, secondo un comunicato del suo ufficio – sono partiti da aree che si …continua a leggere
Ragazzi israeliani scomparsi, cresce la tensione in Medio Oriente Leggi tutto »
NAZARETH – sabato 14 giugno, quattro nuovi presbi […] …continua a leggere
Radici in Terra Santa, missionari per il mondo Leggi tutto »
ISRAELE – L’Eritrea celebrava il 28 maggio scorso l’ann […] …continua a leggere
La sorte poco invidiabile degli eritrei in Israele Leggi tutto »
GERUSALEMME – Si trasmette in allegato la relazio […] …continua a leggere
Relazione maggio 2014 delle scuole del Patriarcato latino in Palestina e Israele Leggi tutto »
Cristiani trinitari e non triteisti, credenti non blasf […] …continua a leggere
Omelia della domenica della Santa Trinità Leggi tutto »
CIPRO – Mercoledì 11 giugno, la Chiesa di Cipro f […] …continua a leggere
San Barnaba, festeggiato e pregato per la pace a Cipro Leggi tutto »
“Si può dire, come sempre: questi gesti servono? Sarà la volta buona? Quando il sole è tramontato su quegli splendidi Giardini Vaticani che succederà per la Terra Santa?“. Sono le domande che in molti, soprattutto tra gli israeliani e i palestinesi, si sono posti dopo l’invocazione alla pace che si è tenuta domenica 8 maggio nei Giardini vaticani, a Roma.
Franco Vaccari, presidente
dell’Associazione Rondine
A sollevarle Franco Vaccari, fondatore e presidente dell’associazione aretina Rondine Cittadella della Pace, nell’editoriale che andrà in onda questa sera alle 19.20 all’interno della nuova edizione di “Terra Santa Link – Linea diretta con Gerusalemme“, in cui si parlerà della storica preghiera comune tra Papa Francesco, i presidenti di Israele e Palestina Shimon Peres e Mahmoud Abbas e il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I.
Ripercorreremo i gesti e le parole di un incontro che non ha precedenti nella storia, per il suo inedito carattere di affidamento comune a Dio per la pace in Terra Santa. Agli scettici Vaccari risponde: “Ci vuole vigilanza creativa. E’ evidente che un gesto ha più che altro valore simbolico: apre prospettive, rianima speranza e non porta immediatamente alla riapertura delle trattative di pace. Ma contribuisce in modo determinante a dare una …continua a leggere
Un gesto simbolico che può fare molto: stasera a Terra Santa Link Leggi tutto »