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“La violenza chiama violenza”: questa sera a Terra Santa Link

Nuovo appuntamento questa sera alle 19.20 su TSD (canale 85 del digitale e in streaming su www.tsdtv.it/live) con “Terra Santa Link – Linea diretta con Gerusalemme“, il magazine di approfondimento dedicato alla presenza dei cristiani in Terra Santa e ai processi di pace in Medio Oriente. Il sommario dell’edizione di questa settimana:

  • Medio Oriente, dopo il ritrovamento dei corpi dei tre ragazzi israeliani e l’uccisione di un 16enne palestinese si apre una nuova stagione di violenza
  • Il Patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal: “Il sangue chiama sangue. Il perdono chiama perdono”
  • “Dobbiamo avere il coraggio di un confronto chiaro, profondo ed onesto”: a dialogo con Izzedin Elzir, Imam di Firenze
  • Quando gli anghiaresi salvarono gli ebrei dalla furia nazista: i coniugi Annina e Giocondo Marconi sono Giusti tra le Nazioni

L’archivio video del notiziario

Il notiziario settimanale è il primo prodotto nato dal consorzio Toscana Link (TSD e TV Prato) e dall’agenzia multimediale di Toscana Oggi. In onda il venerdì alle 19.20 su TSD (canale 85) e il sabato alle 20.15 su TV Prato (canale 74).

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Ucciso 16enne palestinese, Twal: “Il sangue chiama sangue”

“Non è degno di capi politici e religiosi appoggiare, alimentare, fomentare la vendetta. La vendetta chiama vendetta, il sangue chiama sangue. E i ragazzi innocenti uccisi, tutti i ragazzi uccisi, sono come vittime sacrificate sugli altari diabolici dell’odio. Preghiamo per i genitori e i familiari di tutti questi giovani sacrificati, rapiti e uccisi”. Con queste parole il Patriarca di Gerusalemme dei latini, Fouad Twal, esprime all’agenzia Fides il proprio sconcerto davanti alla notizia del sedicenne palestinese Mohammad Abu Khdeir, del campo profughi di Shuffat, il cui cadavere bruciato e con segni di violenza è stato trovato questa mattina dalla polizia israeliana in una zona boscosa di Gerusalemme, dopo che la famiglia aveva denunciato il suo rapimento.
Un omicidio mirato che fa pensare a una vendetta, dopo il sequestro e luccisione dei tre ragazzi ebrei scomparsi il 12 giugno in Cisgiordania e trovati uccisi il 30 giugno nei pressi di Hebron.

“La visita di Papa Francesco in Terra Santa e poi lincontro di preghiera svoltosi in Vaticano – sottolinea il Patriarca – avevano alimentato tante felici speranze di pace. Adesso, con il sacrificio dei giovani innocenti, il ciclo della violenza in cui viviamo sembra riaffermare il suo dominio con …continua a leggere

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Uccisi i tre ragazzi israeliani, si apre una nuova stagione di violenza

“Papa Francesco si unisce al dolore inenarrabile delle famiglie colpite da questa violenza omicida e al dolore di tutte le persone colpite dalle conseguenze dell’odio, e chiede a Dio di ispirare a tutti pensieri di compassione e di pace”: lo ha detto a Il Sismografo padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana, commentando la notizia del ritrovamento dei corpi dei tre ragazzi israeliani, scomparsi lo scorso 12 giugno. Il 19enne Eyal Yifrah e i 16ennii Gilad Shaar e Naftali Fraenkel, provenienti da un insediamento ebraico nei Territori occupati palestinesi, sono stati ritrovati ieri sera, senza vita, presso il villaggio di Halhul, nella zona di Hebron, poco distante da dove sono stati visti l’ultima volta. Secondo quanto ricostruito, sarebbero stati uccisi subito dopo il rapimento.

Israele ha confermato la sua accusa al movimento islamista di Hamas, che – ha detto il premier Benjamin Netanyahu – “la pagherà”. Il ministro dell’edilizia Uri Ariel, vicino ai coloni, ha detto che ”i terroristi vanno colpiti senza pietà”. Il viceministro alla difesa Danu Danon ha rincarato: “La fine tragica dei tre ragazzi deve essere anche la fine di Hamas”. Il movimento islamico ha ribattuto, attraverso un portavoce dalla Striscia di Gaza: “Ogni offensiva di …continua a leggere

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