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Inferno di Gaza, settimo giorno. Caritas: civili il 70% delle vittime

Per il settimo giorno la Striscia di Gaza si è svegliata sotto i bombardamenti. A dire il vero, è da giorni che non riesce a dormire, perchè i raid sono costanti anche nelle ore notturne e la paura tiene svegli. A portare il peso dell’operazione militare israeliana “Protective Edge” è ancora una volta la popolazione civile.

Nel suo report periodico, datato alle 9 di oggi, lunedì 14 luglio, Caritas Gerusalemme rende noto che le vittime sono 170, in continuo aumento: si ritiene che almeno il 70% di esse sia costituito da civili. Di questi, il 30% bambini.

Sono 1200 i feriti, di cui due terzi formati da donne e bambini: nel dettaglio, 230 bambini e 270 donne. 750 le case distrutte o seriamente danneggiate. 4500 i palestinesi sfollati, 400mila le persone prive di elettricità per i danni ai rifornimenti.
L’Onu ha reso noto che 17mila persone hanno cercato rifugio nelle sue strutture, presenti nella Striscia di Gaza.

In aggiunta al centro sanitario e alla clinica mobile a Gaza, Caritas Gerusalemme ha stabilito sei presidi locali in varie zone della Striscia. Secondo quanto riportato dai coordinatori in loco, le sei aree soffrono la mancanza dei beni di prima necessità e di carburante. Nella zona …continua a leggere

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Gaza, Ordinari di Terra Santa: “La resistenza non è terrorismo”

La responsabilità del nuovo sangue sparso in Terra Santa appartiene in larga misura a leadership politiche che “versano benzina sul fuoco”, alimentando il conflitto con parole e atti irresponsabili. E utilizzare l’omicidio dei tre israeliani “per infliggere una punizione collettiva al popolo palestinese nel suo complesso e nel suo legittimo desiderio di essere libero, rappresenta una tragica strumentalizzazione di quella tragedia e non fa che aumentare la violenza e l’odio”.

Così, in un comunicato diffuso ieri, 8 luglio, la Commissione Giustizia e Pace dell’Assemblea degli Ordinari cattolici in Terra Santa interviene sulla nuova ondata di violenze esplosa nella regione, a seguito del lancio, da parte del governo israeliano, dell’operazione militare “Protective Edge” sulla Striscia di Gaza, che in meno di 48 ore ha fatto 40 vittime e più di 350 feriti, secondo il portavoce del Ministero della Salute palestinese Ashraf al-Qadra. Come riporta l’agenzia Nena News, un alto ufficiale israeliano ha detto alla radio militare che Tel Aviv ha lanciato sulla Striscia circa 400 tonnellate di bombe e missili. Più di 50 sono i razzi sparati dai militanti palestinesi verso le cittadine israeliane nel sud del Paese. Tra ieri ed oggi le sirene sono risuonate a Tel Aviv e …continua a leggere

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