Un Natale quasi perfetto…

Sembrava troppo bello per essere vero : una bella vigilia, la preghiera nella grotta da solo,una bellissima S.Messa nella notte, le belle parole del Patriarca, la S.Messa mattuttina ed il pranzo con le suore e con i bambini, una bella visita degli amici cavalieri alla casa, altre belle visite di altri amici e l’agognato riposo. Sembrava un Natale quasi perfetto e quando tutto stava per concludersi per il meglio ecco la solita dose quotidiana di “disumanità” costruita per portarti via la gioia dell’incontro con il Signore: una lunga attesa a Kfar Etzion per prendere il permesso della moglie di un mio amico italiano. Devono partire domattina per l’Italia e non è bastato alla famigliola aver passato quasi tutto il Natale in attesa con i due bambini piccoli, davanti al DCO (la caserma militare che gestisce i permessi dei palestinesi). La telefonata per “recuperare” il permesso è arrivata alle h.21.40 e così ho dovuto accompagnare io la signora mentre il marito è rimasto a casa con i due piccoletti anche per evitare di riportarli al freddo in macchina. Arrivati davanti alla base militare non riusciamo a capire da che parte andare e mentre iniziamo di nuovo a preoccuparci ecco …continua a leggere

Articolo tratto da: il Blog di Abuna Mario