Raid israeliani su Gaza, muore bambina di tre anni. Sale la tensione

Un Natale tutt’altro che sereno, quello del Medio Oriente, segnato da un’escalation di violenza nella Striscia di Gaza. A farne le spese, come sempre, sono gli innocenti. In questo caso Hala Abou Sabikha: una bambina palestinese di appena tre anni, rimasta vittima di uno dei sedici raid israeliani che il 24 dicembre hanno colpito la Striscia. Stava giocando fuori casa, nel campo profughi di Maghazi, quando è stata colpita dal bombardamento. Feriti anche la madre, il fratello ed altri familiari, secondo le agenzie straniere.

I raid sono stata la risposta all’uccisione di un civile dell’esercito israeliano, un manovale, colpito da un cecchino di Hamas, il movimento islamista che dal 2007 governa la Striscia di Gaza. Si chiamava Salah Abu Lati, aveva 22 anni ed era originario di Rahat, nel sud del Paese: stava lavorando alla recinzione della Striscia quando è stato colpito da un proiettile al petto.

Subito dopo la morte del 22enne, il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva dichiarato: “Questo è un incidente molto grave e non resterà senza risposta”. “La nostra politica è sempre stata quella di sventare gli attacchi e rispondere ad essi con forza. Faremo così anche in questo caso”. Il ministro della difesa israeliano, Moshe Yaalon, aveva …continua a leggere

Articolo tratto da: Terra Santa Blog – TSDTV.it