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Gaza, organismi umanitari cattolici: “Necessarie operazioni comuni”

L’esercito israeliano ha ripreso poco fa i raid aerei sulla Striscia di Gaza interrotti stamani alle 9 dopo che il Gabinetto di Sicurezza aveva accettato la proposta di coprifuoco presentata dall’Egitto. A comunicarlo è l’agenzia Nena News. Fonti palestinesi sostengono che gli attacchi israeliani si stanno concentrando nel campo profughi di al-Burj e a Khan Yunis. Anche durante il periodo di calma è stato registrato almeno un attacco nell’area orientale della città di Gaza. L’esercito di Tel Aviv sostiene che dalle 9 alle 15 sono stati sparati più di 40 missili dalla Striscia.

Intanto i responsabili di tutti gli organismi caritativi e umanitari che fanno capo alla Chiesa cattolica già mettono in cantiere iniziative comuni per rispondere all’emergenza. “Siamo in riunione presso la sede della Pontifical Mission – riferisce all’Agenzia Fides padre Raed Abusahliah, direttore di Caritas Jerusalem – per fare in modo che tutte le nostre realtà operanti a Gaza affrontino l’emergenza in maniera coordinata, sperando che la tregua si instauri davvero. Ma sappiamo già che oltre agli interventi immediati, serviranno progetti di lungo corso per provare a rendere meno dolorose le ferite profonde lasciate da questo ennesimo intervento militare nella vita degli abitanti della Striscia. Non basteranno …continua a leggere

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Inferno di Gaza, settimo giorno. Caritas: civili il 70% delle vittime

Per il settimo giorno la Striscia di Gaza si è svegliata sotto i bombardamenti. A dire il vero, è da giorni che non riesce a dormire, perchè i raid sono costanti anche nelle ore notturne e la paura tiene svegli. A portare il peso dell’operazione militare israeliana “Protective Edge” è ancora una volta la popolazione civile.

Nel suo report periodico, datato alle 9 di oggi, lunedì 14 luglio, Caritas Gerusalemme rende noto che le vittime sono 170, in continuo aumento: si ritiene che almeno il 70% di esse sia costituito da civili. Di questi, il 30% bambini.

Sono 1200 i feriti, di cui due terzi formati da donne e bambini: nel dettaglio, 230 bambini e 270 donne. 750 le case distrutte o seriamente danneggiate. 4500 i palestinesi sfollati, 400mila le persone prive di elettricità per i danni ai rifornimenti.
L’Onu ha reso noto che 17mila persone hanno cercato rifugio nelle sue strutture, presenti nella Striscia di Gaza.

In aggiunta al centro sanitario e alla clinica mobile a Gaza, Caritas Gerusalemme ha stabilito sei presidi locali in varie zone della Striscia. Secondo quanto riportato dai coordinatori in loco, le sei aree soffrono la mancanza dei beni di prima necessità e di carburante. Nella zona …continua a leggere

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