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Negoziati di pace, Israele rilascia 26 detenuti palestinesi

Israele ha liberato nella notte 26 detenuti palestinesi, nel quadro degli impegni presi per rilanciare i negoziati di pace sponsorizzati dagli Stati Uniti. Alle due ora locale, 18 detenuti sono arrivati a Ramallah e sono stati condotti al palazzo presidenziale, per una cerimonia ufficiale con il presidente Mahmoud Abbas. Altri tre prigionieri, originari di Gaza, sono stati lasciati al valico di Erez per rientrare nella Striscia, mentre gli ultimi cinque sono stati rilasciati a Gerusalemme Est, come ha spiegato il portavoce dei servizi carcerari israeliani, Sivan Weizman.

Nella notte, decine di nazionalisti ebrei hanno superato i recinti di protezione della residenza del premier israeliano Benjamin Netanyahu, a Gerusalemme, per protestare contro l’imminente liberazione dei detenuti palestinesi. “Bibi (il soprannome di Netanyahu), è ora che tu ti svegli”, hanno scandito per circa mezz’ora, prima di essere dispersi dalla polizia, colta di sorpresa dalla manifestazione notturna.

Nelle stesse ore altri gruppi di manifestanti hanno dato fuoco a pneumatici in uno dei principali ingressi di Gerusalemme e hanno brevemente interrotto il traffico. Se, sul piano negoziale, la liberazione dei detenuti palestinesi appare un piccolo passo avanti, Israele rischia di farne due indietro sulla questione del controllo e di nuovi progetto edilizi nella Valle …continua a leggere

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Stasera a Terra Santa Link: il Natale, il Papa e le speranze di pace

“Non perdiamo mai il coraggio della preghiera, il coraggio di dire: Signore, dona la pace alla Siria e al mondo intero”: è l’appello di Papa Francesco in occasione della benedizione Urbi et Orbi di Natale. La preghiera del Pontefice è andata a tutte le popolazioni segnate dalle guerre, con un particolare riferimento al conflitto israelo-palestinese e all’Iraq.

Il particolare significato del Natale per la comunità cristiana di Terra Santa è l’argomento al centro dell’edizione di oggi di “Terra Santa Link – Linea diretta con Gerusalemme” (in onda alle 19.20 su TSD, canale 85 del digitale e in streaming su www.tsdtv.it/live), il magazine di approfondimento dedicato alla presenza dei cristiani in Terra Santa e ai processi di pace in Medio Oriente.

Anche il Patriarca Latino di Gerusalemme, mons. Fouad Twal, nella messa di Natale a Betlemme, ha pregato per la Siria, l’Iraq e per la conclusione del conflitto israeliano-palestinese. E ha lanciato un appello ai cristiani di Terra Santa: “La risposta non è l’emigrazione. La fiamma della fede brillerà come la stella dei Magi per indicarci il cammino”.

L’archivio video del notiziario

Il notiziario settimanale è il primo prodotto nato dal consorzio Toscana Link (TSD e …continua a leggere

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Raid israeliani su Gaza, muore bambina di tre anni. Sale la tensione

Un Natale tutt’altro che sereno, quello del Medio Oriente, segnato da un’escalation di violenza nella Striscia di Gaza. A farne le spese, come sempre, sono gli innocenti. In questo caso Hala Abou Sabikha: una bambina palestinese di appena tre anni, rimasta vittima di uno dei sedici raid israeliani che il 24 dicembre hanno colpito la Striscia. Stava giocando fuori casa, nel campo profughi di Maghazi, quando è stata colpita dal bombardamento. Feriti anche la madre, il fratello ed altri familiari, secondo le agenzie straniere.

I raid sono stata la risposta all’uccisione di un civile dell’esercito israeliano, un manovale, colpito da un cecchino di Hamas, il movimento islamista che dal 2007 governa la Striscia di Gaza. Si chiamava Salah Abu Lati, aveva 22 anni ed era originario di Rahat, nel sud del Paese: stava lavorando alla recinzione della Striscia quando è stato colpito da un proiettile al petto.

Subito dopo la morte del 22enne, il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva dichiarato: “Questo è un incidente molto grave e non resterà senza risposta”. “La nostra politica è sempre stata quella di sventare gli attacchi e rispondere ad essi con forza. Faremo così anche in questo caso”. Il ministro della difesa israeliano, Moshe Yaalon, aveva …continua a leggere

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Un Natale quasi perfetto…

Sembrava troppo bello per essere vero : una bella vigilia, la preghiera nella grotta da solo,una bellissima S.Messa nella notte, le belle parole del Patriarca, la S.Messa mattuttina ed il pranzo con le suore e con i bambini, una bella visita degli amici cavalieri alla casa, altre belle visite di altri amici e l’agognato riposo. Sembrava un Natale quasi perfetto e quando tutto stava per concludersi per il meglio ecco la solita dose quotidiana di “disumanità” costruita per portarti via la gioia dell’incontro con il Signore: una lunga attesa a Kfar Etzion per prendere il permesso della moglie di un mio amico italiano. Devono partire domattina per l’Italia e non è bastato alla famigliola aver passato quasi tutto il Natale in attesa con i due bambini piccoli, davanti al DCO (la caserma militare che gestisce i permessi dei palestinesi). La telefonata per “recuperare” il permesso è arrivata alle h.21.40 e così ho dovuto accompagnare io la signora mentre il marito è rimasto a casa con i due piccoletti anche per evitare di riportarli al freddo in macchina. Arrivati davanti alla base militare non riusciamo a capire da che parte andare e mentre iniziamo di nuovo a preoccuparci ecco …continua a leggere

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Cristiani in Medio Oriente: l’attesa del Natale nella Striscia di Gaza

“Un messaggio di pace per una popolazione che soffre tanto”: è l’augurio di Natale di padre Mario Da Silva, vice parroco della comunità cattolica di Gaza, dove opera l’Istituto del Verbo Incarnato.
La piccola comunità della Striscia di Gaza si avvicina al Natale con un particolare spirito di attesa e speranza: nella già martoriata vita quotidiana dell’intera popolazione palestinese della Striscia, infatti, si è aggiunto il dramma della tempesta Alexa, che negli scorsi giorni ha allagato varie zone abitate, costringendo 10mila persone ad abbandonare le proprie case per trovare rifugi di fortuna. Prosegue intanto il blocco dei valichi attuato da Israele ed Egitto, con la conseguente mancanza di riscaldamento, elettricità e carburante.
In questo drammatico quadro, l’arrivo del Natale è un raro momento di gioia, che porta con sé un nuovo carico di speranza e fiducia in Dio, con cui affrontare le difficile sfide a cui la comunità è purtroppo abituata.

Immagine in evidenza: APAimages / Rex Features

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