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Siria, una civiltà che rischia di scomparire: stasera a Terra Santa Link

Nuovo appuntamento questa sera alle 19.20 su TSD (canale 85 del digitale e in streaming su www.tsdtv.it/live) con “Terra Santa Link – Linea diretta con Gerusalemme“, il magazine di approfondimento dedicato alla presenza dei cristiani in Terra Santa e ai processi di pace in Medio Oriente. Il sommario dell’edizione di questa settimana:

  • “Il governo siriano sta portando alla fame i suoi cittadini”: l’allarme delle Nazioni Unite
  • Gli effetti della guerra sui bambini : il video provocatorio di Amnesty International. “Il fatto che non stia succedendo qui – recita lo slogan – non significa che non stia accadendo”
  • Il Segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon: presto un terzo round della Conferenza di pace di Ginevra
  • Una civiltà a rischio estinzione: a Firenze un approfondimento sulle chiese siriane del IV secolo, minacciate dalla furia della guerra
  • “La visita di Papa Francesco porterà nuovo slancio al processo di pace tra israeliani e palestinesi”: il messaggio del Patriarca Twal per la Quaresima
  • Don Duilio Mengozzi è “Giusto tra le Nazioni”: al parroco del Trebbio l’onorificenza dello Yad Vashem. La cerimonia a Sansepolcro
  • Medio Oriente, il premier Netanyahu: “Abu Mazen riconosca Israele come Stato Ebraico”

L’archivio video del notiziario

Il notiziario settimanale è il primo prodotto nato dal consorzio <a target=_blank …continua a leggere

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Betlemme: l’umanità dietro al Muro. Anche a Montevarchi

“Pregare, camminando vicino al nostro check-point, che è il check-point di tutti, chiedendo con insistenza a Maria, che è la madre di tutta l’umanità, soprattutto dell’umanità che soffre, di rompere qualsiasi muro interiore, per poi raggiungere anche quello esteriore”. Suor Lucia Corradini, delle terziarie francescane elisabettine, ha preso parte, lo scorso 1° marzo, alla Giornata di preghiera e sensibilizzazione contro il Muro di separazione israeliano.

La messa sotto gli ulivi di Cremisan

Da dieci anni, a partire da quel 1° marzo del 2004 che ha visto l’innalzamento del primo blocco di cemento, a Betlemme e in tutto il mondo si prega per la pace in Terra Santa. Anche quest’anno la comunità cristiana palestinese si è ritrovata sotto gli ulivi della Valle di Cremisan, ancora in attesa di giudizio, per la celebrazione della Messa. Poi il pellegrinaggio, con il rosario tra le mani, lungo il Muro, fino al check-point 300. “Questa preghiera è una lotta silenziosa, mite, fatta insieme, perchè crediamo che il Signore sia sempre dalla parte della pace, della giustizia, della solidarietà e della comunione” spiega Suor Lucia ai microfoni del Franciscan Media Center. Insieme a lei e alla comunità locale, ci sono i pellegrini venuti da tutta …continua a leggere

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Israele, migliaia di ebrei ultraortodossi in piazza contro la leva

Centinaia di migliaia di ebrei ultra-ortodossi hanno paralizzato interi quartieri di Gerusalemme nella giornata di domenica 2 marzo per pregare e protestare contro il progetto di legge che minaccia di eliminare l’esenzione dal servizio militare di cui godono tutti gli studiosi e gli affiliati alle scuole rabbiniche. I manifestanti hanno esposto cartelli in cui tra l’altro chiedevano l’intervento dell’Unione europea per “difendere la libertà di religione in Israele”, rivendicando con forza che la scelta di religiosa di dedicare la vita allo studio della Torah e del Talmud è incompatibile con il coinvolgimento nelle attività militari.
Fin dalla nascita dello Stato ebraico, gli Haredim (ebrei ultraortodossi) sono stati affrancati dall’impegnativo servizio militare che devono prestare tutti i giovani d’Israele al raggiungimento della maggiore età. Con l’attuale governo, non condizionato dalla pressione dei partiti ultra-ortodossi, si è fatto strada in parlamento un disegno di legge – sostenuto dal Comitato speciale della Knesset, il parlamento israeliano, per l’“equa ripartizione del carico militare” – che potrebbe essere approvato nelle prossime settimane e prevede l’arruolamento semi-universale obbligatorio anche per tutti i giovani haredim oltre i diciassette anni a partire dal 2017.
La questione – fanno notare gli analisti – è strettamente connessa con le dinamiche demografiche e …continua a leggere

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