Betlemme: l’umanità dietro al Muro. Anche a Montevarchi

“Pregare, camminando vicino al nostro check-point, che è il check-point di tutti, chiedendo con insistenza a Maria, che è la madre di tutta l’umanità, soprattutto dell’umanità che soffre, di rompere qualsiasi muro interiore, per poi raggiungere anche quello esteriore”. Suor Lucia Corradini, delle terziarie francescane elisabettine, ha preso parte, lo scorso 1° marzo, alla Giornata di preghiera e sensibilizzazione contro il Muro di separazione israeliano.

La messa sotto gli ulivi di Cremisan

Da dieci anni, a partire da quel 1° marzo del 2004 che ha visto l’innalzamento del primo blocco di cemento, a Betlemme e in tutto il mondo si prega per la pace in Terra Santa. Anche quest’anno la comunità cristiana palestinese si è ritrovata sotto gli ulivi della Valle di Cremisan, ancora in attesa di giudizio, per la celebrazione della Messa. Poi il pellegrinaggio, con il rosario tra le mani, lungo il Muro, fino al check-point 300. “Questa preghiera è una lotta silenziosa, mite, fatta insieme, perchè crediamo che il Signore sia sempre dalla parte della pace, della giustizia, della solidarietà e della comunione” spiega Suor Lucia ai microfoni del Franciscan Media Center. Insieme a lei e alla comunità locale, ci sono i pellegrini venuti da tutta …continua a leggere

Articolo tratto da: Terra Santa Blog – TSDTV.it