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Siria, patriarca Twal ad Assisi: “Facciamo tacere le armi”

“Fermiamo la guerra. Facciamo tacere le armi”: è l’appello per la Siria del Patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, che oggi ad Assisi è stato insignito del riconoscimento internazionale “Pellegrino di pace”, promosso dal Mcl, Movimento cristiano lavoratori, e dal Centro internazionale per la pace tra i popoli della città francescana. “La nostra preghiera – ha detto il Patriarca – non può dimenticare la Siria, i suoi rifugiati. Quei cristiani che stanno vivendo un dramma che si consuma, giorno dopo giorno, quelli che restano e quelli che sono costretti ad abbandonare la loro terra. Da questa città lancio un appello: fermiamo la guerra. Facciamo tacere le armi. Dalla terra di San Francesco, rivolgo un pressante invito a tutti gli uomini di buona volontà, a riprendere il dialogo per il conseguimento della pace.”
“Noi abitanti della Terra Santa e del Medio Oriente – ha aggiunto – non possiamo che sperare che si ponga fine alla crudeltà della violenza e della morte. Devono cadere l’odio, l’ignoranza reciproca, la sfiducia e la paura. C’è tanta gente che, purtroppo, ama la paura, alimenta la paura; gente che ha più paura della pace che della guerra“.
Il Patriarca, facendo proprie le parole di Giovanni Paolo II, ha …continua a leggere

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L’attesa a Betlemme…

E cosi’ siamo di nuovo in Avvento. Inizia una nuova attesa. In questi giorni in Terrasanta tutti attendono qualcosa. La terra arida e assetata attende la prima pioggia, la citta’ e la sua gente attende i pellegrini, i nostri bambini attendono un po’ di Amore e il nostro cuore attende un po’ di pace. Siamo tutti in attesa. E’ una lunga attesa quella che ci si presenta davanti ma non abbiamo paura di aspettare l’unica e vera visita che puo’ donarci tutto quello di cui abbiamo bisogno: Gesu’ Cristo il Signore!

Anche se in questo momento sembra che le tenebre avanzino, che l’oscurita’ prenda il sopravvento con l’attesa di un nuovo attacco israeliano che si sta’ preparando, ogni tanto si apre uno squarcio di luce che ci fa’ pregustare quello che ci aspetta nell’incontro con il Signore che viene. Sono pochi istanti, un abbraccio, un sorriso, un battito di cuore ed ecco che basta questo a non farci perdere quella speranza che piu’ non c’e’. Basta questo per darci il coraggio di resistere anche quando tutto sembra perduto.

Non credevo di poter sperimentare nella mia vita sacerdotale una condizione come quella che viviamo ogni giorno a Betlemme. Betlemme e’ la casa …continua a leggere

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Netanyahu a Roma: “Iran minaccia per la pace nel mondo”

Israele vuole la pace con i palestinesi, ma di fronte alla parte estremista del mondo arabo, i buoni propositi di Tel Aviv non bastano. E’ la posizione espressa dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu al presidente del Consiglio Enrico Letta, durante il quarto vertice intergovernativo con l’Italia, svoltosi ieri a Villa Madama, a Roma, e conclusosi con la firma di dodici accordi tra i due governi, con dossier che spaziano dall’energia alla sanità, alla sicurezza fino alla cultura e alla ricerca.

Ma particolarmente rilevanti sono stati anche i temi di politica estera. Sulla guerra civile in Siria, è stata espressa la necessità di arrivare al più presto possibile ad una soluzione della crisi, e allo smantellamento dell’arsenale chimico del governo di Bashar al-Assad. Netanyahu e Letta condividono inoltre “la seria preoccupazione per la situazione in Libia”.

Durante la conferenza stampa congiunta sono emerse due differenti posizioni verso l’Iran: il premier israeliano ha chiesto nuovamente di “fermare” il pericolo che secondo lui è rappresentato dal programma nucleare di Teheran per la pace nel mondo. Il Presidente del Consiglio ha espresso da parte sua “prudenza, ma anche fiducia” nei confronti dell’accordo firmato a Ginevra dalle grandi potenze del “5+1″ e dalla Repubblica islamica.

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Siria, la cristiana Maalula attaccata dai ribelli. 12 suore sequestrate

Il villaggio a maggioranza cristiana di Maalula (in aramaico “entrata”), 60 chilometri a ovest di Damasco, è stato di nuovo attaccato da milizie ribelli nella giornata di sabato 30 ottobre. Tra le formazioni che hanno attaccato la città, simbolo della cristianità siriana, figurano anche i miliziani jihadisti di Jabhat al-Nusra.
Quello di sabato è il secondo attacco subito negli ultimi tre mesi dalla città dove si trovano il monastero di Santa Tecla, dove risiede una comunità di monache greco-ortodosse, e il santuario dedicato ai santi Sergio e Bacco. Maalula è nell’area montuosa di Qalamun, dove nelle ultime settimane si sono intensificati gli scontri tra forze armate governative e le milizie ribelli. Nell’attacco di sabato sono state prese in ostaggio 12 suore ortodosse del monastero di Santa Tecla.

Siamo decisi a rimanere in questa terra benedetta anche a costo del martirio e del martirio di sangue. E’ già avvenuto per alcuni dei nostri fedeli, come i tre uomini di Maalula, Michael Taalab, Antonios Taalab e Sarkis Zakhem. Costoro sono veri martiri, uccisi per essersi rifiutati di rinnegare la loro fede. ” Sono le parole di Gregorio III Laham, Patriarca melchita di Antiochia e di tutto l’Oriente, con sede a Damasco. Il Patriarca, in …continua a leggere

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