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Il Papa in Terra Santa, il rabbino Skorka: “Grande attesa degli ebrei”

Yad Vashem, Muro del Pianto e Spianata delle Moschee. Sono i tre luoghi che Papa Francesco visiterà nel corso della sua visita a Gerusalemme, una delle tre tappe del suo viaggio in Terra Santa (24-26 maggio 2014), che comprenderà anche Amman (Giordania) e Betlemme (Territori Palestinesi). A dare conferma all’agenzia Sir della visita al memoriale dell’Olocausto è il delegato apostolico, l’arcivescovo Giuseppe Lazzarotto: “Il Santo Padre seguirà ciò che il protocollo israeliano prevede per le visite ufficiali e lo Yad Vashem è inserito nel protocollo”. Tuttavia, aggiunge il delegato apostolico, “il programma del viaggio non è ancora definito e verrà reso noto solo un mese, un mese e mezzo prima della data del 24 maggio. Fino a quel momento tutto è possibile, tutto può cambiare”.

Al Santo Sepolcro di Gerusalemme Papa Francesco parteciperà ad un incontro ecumenico con tutte le chiese cristiane alla presenza del Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I.

Papa Francesco e Abraham Skorka

Al fianco di Papa Francesco ci sarà anche Abraham Skorka, rabbino argentino, rettore del Seminario Rabbinico Latinoamericano a Buenos Aires e amico di lunga data del Santo Padre, con cui ha scritto il libro Il cielo e la terra, quando Bergoglio era ancora arcivescovo della capitale argentina. Proprio …continua a leggere

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Terra Santa Link: essere operatrice umanitaria in Medio Oriente

Nuovo appuntamento questa sera alle 19.20 su TSD (canale 85 del digitale e in streaming su www.tsdtv.it/live) con “Terra Santa Link – Linea diretta con Gerusalemme“, il magazine di approfondimento dedicato alla presenza dei cristiani in Terra Santa e ai processi di pace in Medio Oriente. Il sommario dell’edizione di questa settimana:

  • Papa Francesco sui negoziati israelo-palestinesi: “Le Parti prendano decisioni coraggiose per una pace giusta e duratura”. Il discorso al Corpo diplomatico
  • Essere operatrice umanitaria in Medio Oriente: la storia di Marta, l’aretina a fianco dei profughi siriani
  • Holy Land Coordination: il viaggio in Terra Santa dei vescovi di Nord America, Canada, Sud Africa e Unione Europea. La visita alla Striscia di Gaza e a Beit Jala
  • Terra Santa, 5mila città in tutto il mondo in preghiera per la pace

L’archivio video del notiziario

Il notiziario settimanale è il primo prodotto nato dal consorzio Toscana Link (TSD e TV Prato) e dall’agenzia multimediale di Toscana Oggi. In onda il venerdì alle 19.20 su TSD (canale 85) e il sabato alle 20.15 su TV Prato (canale 74).

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Cristiani in Medio Oriente, il giornalista aretino Milluzzi sulla CNN

Noi avevamo raccontato la sua storia e il suo progetto mesi fa, ma con la CNN non si regge il confronto: parliamo del cortonese Andrea Milluzzi, e del libro fotogiornalistico che, insieme alla collega Linda Dorigo, ha dedicato alle molteplici realtà delle comunità cristiane in Medio Oriente. Ieri, in collegamento live da Beirut, Libano, sono stati intervistati da Isha Sesay su CNN International NewsCenter, per raccontare com’è nato e com’è strutturato il loro progetto, “Christian Minorities in The Middle Est”.

“La situazione adesso è molto complessa – spiega Milluzzi – e diversa da Paese a Paese. Possiamo dire che ci sono violenze e persecuzioni contro i cristiani soprattutto in Iraq e in Siria, a maggior ragione adesso, con la guerra che prosegue ormai da tre anni. Anche in Egitto, con il regime dei Fratelli Musulmani, i cristiani venivano perseguitati dai salafiti, soprattutto in alcuni villaggi nel nord del Paese. Ma adesso, con l’esercito al potere, la situazione è cambiata ancora. Ma l’elemento comune, dall’Egitto all’Iran, è che i cristiani stanno abbandonando il Medio Oriente, alla volta dell’Europa, degli Stati Uniti e dell’Australia, perchè non vedono futuro qui, per le proprie antiche comunità”.

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Il Papa in Terra Santa, l’attesa a Betlemme: “Non siamo soli”

Vogliamo la pace. Abbiamo bisogno di pace. Ecco cosa dirò al Pontefice quando lo vedrò”: così Vera Baboun, sindaco di Betlemme, spiega all’agenzia Sir l’attesa della sua città per la visita di Papa Francesco in Terra Santa, in programma dal 24 al 26 maggio. Momento clou della tappa a Betlemme sarà una Messa celebrata nella Piazza della Mangiatoia, davanti alla Basilica della Natività. “Una visita importante – ribadisce il sindaco, di fede cristiana, come vuole la tradizione nella città natale di Gesù.

Vera Baboun, sindaco di Betlemme

“Il messaggio che ci arriva è che non siamo soli. Il Papa ha il suo modo di agire, di comportarsi, come vediamo nelle sue udienze, non so cosa farà qui tra i betlemiti. Sono certa che questa visita segnerà un nuovo inizio per questa terra. Il Papa, infatti, verrà dopo la ripresa dei negoziati prevista in aprile. Il Papa abbraccerà tutti”.

Betlemme si sta già preparando all’evento, che riverserà migliaia di pellegrini in città. “Li faremo sentire a casa loro, turisti o pellegrini che siano. Betlemme è la casa di tutti“, ricorda il sindaco, che esorta i pellegrini “a restare a Betlemme per qualche giorno e non solo per poche ore. Fermatevi da noi – è …continua a leggere

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“Una finestra su Gaza”: giovani giornalisti raccontano la Striscia

Come può la Striscia di Gaza – un luogo per definizione chiuso e con pochissimi collegamenti verso l’esterno – costituirsi come una finestra sul mondo? Che tipo di mondo può essere visto dalle finestre delle case di Gaza? Quanti di questi edifici esistono ancora dopo le guerre che hanno interessato questa striscia di terra? Chi sono le persone che guardano fuori da queste finestre? Che cosa vedono i loro occhi?

A window on Gaza. A project on training journalism” (“Una finestra su Gaza. Un progetto di formazione in giornalismo”) è un progetto che si sta realizzando in questi mesi, attraverso una collaborazione tra ATS pro Terra Sancta (la Ong della Custodia francescana di Terra Santa), ALMED – Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e l’Al-Azhar University di Gaza.

Si tratta di un corso di formazione per giovani studenti gazawi, il cui obiettivo è quello di raccontare le storie che si possono cogliere dalle finestre di Gaza, attraverso suoni ed immagini. Attraverso questo progetto si vuole contribuire a rafforzare la voce di coloro che a Gaza vivono, tra mille drammi quotidiani, ma anche mostrare che la Striscia ha molte bellezze da offrire, …continua a leggere

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