Siria tre anni dopo: oltre 140mila vittime e tre milioni di rifugiati

Da tre anni la Siria e la sua popolazione sono ostaggi di una guerra che non accenna a diminuire. I morti sono ormai oltre 140.000 e i rifugiati ufficialmente registrati alla data dell’11 marzo presso l’UNHCR, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, sono a quota 2.560.000. Solo il Libano, paese di 4 milioni di abitanti, ne accoglie più di un milione. Inoltre, fonti locali valutano la presenza di altre centinaia di migliaia di rifugiati non registrati nei paesi vicini (Giordania, Turchia, Iraq ed Egitto) per cui complessivamente l’esodo dei siriani avrebbe superato i tre milioni di persone.
Il vescovo caldeo cattolico di Aleppo, mons. Antoine Audo, ricorda con tristezza questo inizio di Quaresima, periodo che nelle Chiese orientali è vissuto normalmente con grande partecipazione: “Molte chiese sono vuote, prese a bersaglio dalle bombe e dissacrate”. Aleppo, dove mons. Audo è vescovo da 25 anni, è devastata e si è ormai abituati a vivere ogni giorno “con la sua dose giornaliera di paura e distruzione”. L’incertezza e la paura consumano le forze fisiche e spirituali. Si vive con il rumore delle bombe e delle raffiche, senza sapere dove sarà il prossimo scoppio, o dove cadrà il prossimo ordigno.

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Articolo tratto da: Terra Santa Blog – TSDTV.it