Sono circa 10 mila i palestinesi della Striscia di Gaza costretti ad abbandonare nei giorni scorsi le proprie abitazioni a causa di una ondata eccezionale di maltempo che ha provocato estesi allagamenti. Questa la valutazione aggiornata resa nota dall’Ocha, la agenzia delle Nazioni Unite per il coordinamento delle questioni umanitarie. L’Onu ha proclamato lo stato di calamità naturale: il livello dell’acqua, in alcuni punti, ha raggiunto i due metri di altezza. Un centinaio di persone sono rimaste ferite a causa di crolli e altri incidenti causati dal maltempo. I soccorritori sono tuttora al lavoro per raggiungere con barche a remi i residenti intrappolati. Nei giorni scorsi gli sfollati hanno trovato riparo negli istituti scolastici. Domenica la centrale elettrica di Gaza ha ripreso le attività.
Foto Mahmud Hams/AFP/Getty Images
Passata l’eccezionale ondata di maltempo – la più grave nella regione da decenni – a Gaza si cominciano a valutare i danni, che risultano ingenti. Il bilancio delle vittime in quattro giorni di bufera è salito a 5, con la morte per asfissia di un giovane che aveva acceso un falò in casa per riscaldarsi. Le squadre di soccorso sono impegnate nel tentativo di rendere agibile il porto di Gaza, gravemente danneggiato da una …continua a leggere
Articolo tratto da: Terra Santa Blog – TSDTV.it