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Papa Francesco: “Tutto si perde con la guerra, nulla con la pace”

“Fratelli e sorelle, mai la guerra! Mai la guerra! Penso soprattutto ai bambini, ai quali si toglie la speranza di una vita degna, di un futuro: bambini morti, bambini feriti, bambini mutilati, bambini orfani, bambini che hanno come giocattoli residui bellici, bambini che non sanno sorridere. Fermatevi, per favore! Ve lo chiedo con tutto il cuore. E’ l’ora di fermarsi! Fermatevi, per favore!”

E’ l’ennesimo, disperato appello di Papa Francesco alla pace. Parole pronunciate con fervore al termine dell’Angelus domenicale, oggi, in piazza San Pietro. Come ha ricordato il Pontefice, infatti, domani ricorre il centesimo anniversario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, che Ratzinger definì “inutile strage”.

“Domani sarà una giornata di lutto nel ricordo di questo dramma – ha commentato Francesco. – Mentre ricordiamo questo tragico evento, auspico che non si ripetano gli sbagli del passato, ma si tengano presenti le lezioni della storia, facendo sempre prevalere le ragioni della pace mediante un dialogo paziente e coraggioso.”

Il pensiero del Santo Padre va in particolare alle tre aree calde, scosse dalla guerra, dalla violenza e dall’odio reciproco: Medio Oriente, Iraq e Ucraina. “Vi chiedo – ha esortato il Pontefice – di continuare a unirvi alla mia preghiera perché il Signore conceda alle …continua a leggere

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La lunga attesa di Gaza…

Siamo tutti in attesa che finisca presto questo massacro di civili nella Striscia di Gaza. È una attesa che ci vede impegnati con la preghiera affinché il Signore possa intervenire perché abbiamo visto l’incapacità delle Nazioni Unite, dell’America e dell’Europa nel fermare la mano di Caino.

In questi momenti di apprensione e di sofferenza, le notizie che arrivano da dentro Gaza, sono drammatiche e piene di disperazione. Manca la corrente elettrica, mancano le medicine, mancano acqua e cibo, manca tutto!

Centinaia di migliaia di persone sono state costrette a scappare dalle loro case ma non possono sfuggire ai bombardamenti perché Gaza è una grande prigione a cielo aperto ed in questi giorni anche quel cielo è occupato da aerei, droni ed elicotteri che sganciano missili e bombe con tanta generosità! Non è questa la generosità che la gente invocava. Gaza ha bisogno di altro. Finché continueranno i bombardamenti, da dentro la Striscia continueranno a lanciare i loro razzi per dire: “Ci siamo anche noi, abbiamo diritto di esistere anche noi e preferiamo morire piuttosto che vivere in queste condizioni disumane.”

Perché a Gaza l’umanità è scomparsa da tanto tempo…non solo da quindici giorni ma da tanti e troppi anni. Tutte le volte che …continua a leggere

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Gaza, il mondo in preghiera per la pace. Domani veglia a Sansepolcro

“Quello che sta succedendo a Gaza non è una guerra, ma è piuttosto un massacro. Un massacro inutile, che non farà avanzare nemmeno di un passo Isrele verso la pace e la sicurezza. Al contrario, con tutti questi sacrifici umani, i cuori di israeliani e palestinesi si sono riempiti di nuovo odio”. Le parole di mons. Michel Sabbah, Patriarca emerito di Gerusalemme dei Latini, suonano come una condanna, per entrambe le parti. A raccogliere la sua testimonianza è l’agenzia Fides. Nella notte scorsa le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza hanno provocato nuove distruzioni e vittime tra la popolazione civile. I palestinesi uccisi hanno superato di numero di 580, mentre tra i soldati israeliani ci sono stati finora 27 morti. Nell’ultima tornata di raid israeliani sono state colpiti anche quattro moschee e alcuni presidi sanitari.

Secondo il Patriarca emerito, “i mezzi per arrivare alla pace non possono che essere mezzi di pace. Da sessant’anni vediamo che le guerre, le armi, i massacri sono incapaci di garantire qualsiasi tipo di pace”. A giudizio di mons. Sabbah, “l’unica via per uscire dalla spirale della violenza e della distruzione è quella di affrontare la questione di fondo, cioè l’occupazione israeliana dei …continua a leggere

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