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Cisgiordania, allarme Onu: “Impennata di rifugiati uccisi o feriti”

Nel 2013 sono stati 17 i rifugiati palestinesi uccisi dalle forze di sicurezza israeliane in Cisgiordania; 486 i rifugiati feriti nei campi – rispetto ai 38 registrati nel 2012 – a cui si aggiungono 51 casi di feriti da armi da fuoco sia nei campi che nelle zone limitrofe. Per i primi del 2014 il quadro è ancora peggiore: ad oggi, sono 7 i rifugiati palestinesi uccisi dalle forze di sicurezza israeliane in Cisgiordania, di cui due bambini. I casi più recenti risalgono al 15 maggio, in occasione della commemorazione della Nakba, “la catastrofe” con cui nel 1948 ha avuto inizio l’esodo dei rifugiati palestinesi. Il numero dei feriti nei campi continua a salire, con 275 casi nei primi quattro mesi del 2014, una crescita di circa il 20% rispetto allo stesso periodo del 2013. Al momento sono 43 i rifugiati feriti da arma da fuoco.

A riportare i dati è l’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. Il portavoce Chris Gunness ha commentato: “Sin dall’inizio del 2013, Unrwa è stata testimone di un’impennata nel numero dei rifugiati palestinesi uccisi o feriti durante le operazioni portate avanti dalle forze di sicurezza israeliane (ISF) in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est. Quello che …continua a leggere

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Giordania, i profughi siriani in attesa di Papa Francesco

Una profuga siriana musulmana proveniente da Homs e un rifugiato cristiano iracheno racconteranno le loro storie cariche di sofferenza e fatica a Papa Francesco, nell’incontro che il Vescovo di Roma avrà con rifugiati, malati e disabili a Betania oltre il Giordano, durante il suo imminente pellegrinaggio in Terra Santa. Lo riferisce all’Agenzia Fides Wael Suleiman, direttore di Caritas Giordania.

L’incontro con Papa Francesco si svolgerà nella chiesa – non ancora ultimata né consacrata – che sorge presso il sito del Battesimo, il luogo dove secondo la tradizione Gesù è andato a farsi battezzare da Giovanni Battista. Tra i più di quattrocento presenti, i rifugiati siriani e iracheni – sia cristiani che musulmani – ospitati nel Regno Hascemita saranno almeno cinquanta, e offriranno in dono al Pontefice alcune opere d’artigianato confezionate da alcuni di loro.

“I rifugiati siriani e iracheni” spiega Suleiman “attendono già pieni di speranza e trepidazione la visita del Papa: tra gli iracheni, alcuni vivono la condizione del rifugiato da più di vent’anni. Tutti si aspettano che il mondo si ricordi di loro, e cambi davvero qualcosa, nell’orizzonte incerto delle loro vite ferite. L’ho sperimentato qualche giorno fa, quando il cardinale Oscar Andrès Rodriguez Maradiaga ha visitato il nostro …continua a leggere

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